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di Marta Bevilacqua
Compagnia Arearea

 

 

Amore è un demone possente che sta tra i mortali e gli immortali

"Il corpo desiderato si dischiude alla nudità che è polifonia di linguaggi, di gesti, di respiri, di parole sussurrate. E’ questa la lussuria, dove la semantica della luce si confonde con quella della grazia, e dove la nudità nasce senza decisione, come la luce nello sguardo dell’ innamorato. La lussuria è la rinuncia alla vergogna come ultima autodifesa, perfetto disarmo della consegna di sé, oblio della misura, cedimento della mente che è la roccaforte della ragione, incapace, a differenza di eros, di sfiorare la verità senza possederla. E’ la lussuria a sovvertire qualsiasi ordine, anche quello naturale, a sprigionare la fantasia irrefrenabile verso la trasfigurazione, a voler passare dal linguaggio della visione a quello del tatto, dall’ebrezza all’estasi della partecipazione."

Cercando di dare forma concreta alle visioni immaginate da Marta, ho creato per lo spettacolo una cornice leggera, ventosa, tessile, con foglie morbide di vago sapore barocco, di un bianco spettrale, dentro cui evocare la storia Paolo, Francesca e Giangiotto. Quasi nascosti tra gli elementi decorativi, emergono dei libri tessili, su cui resta traccia delle parole che sono state la scaturigine della passione lussuriosa e tragica dei protagonisti.

La cornice è un elemento basico ed essenziale, che Marta usa come perimetro e come area, in cui incastonare una storia e dei corpi. Le composizioni sono immagini potenti che citano suggestioni pittoriche.

www.arearea.it/arearea/spettacoli/frammenti-damore/

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